Le “5 P” della ristorazione

Ristoranti look brand

Le “5 P” della ristorazione

Prodotto, Personale, Posto, Prezzo e Promozione: ecco le 5 variabili da tenere sempre in considerazione nella gestione del tuo locale, perché sono quelle su cui il tuo cliente ti giudicherà!

Prodotto

Noi di Acme Solutions amiamo la ristorazione, frequentiamo tanti ristoranti, sia per lavoro che per piacere, e onestamente sono davvero molto pochi i locali in cui possiamo dire di aver mangiato male!
Quindi diamo per scontato che nel tuo locale si mangi (e si beva) bene e ci limitiamo sottolineare l’importanza di mantenere sempre un buon livello dei tuoi piatti, di introdurre ogni tanto qualche novità, di seguire la stagionalità dei prodotti, e di avere alcuni “cavalli di battaglia”, quei piatti per cui i tuoi clienti tornano a trovarti e parlano di te!

Sicuramente sai già quali sono i “pezzi forti” del tuo menù ma, se avessi qualche dubbio, basta fare una piccola indagine: tieni il conto di qual è la portata che viene ordinato più spesso, il piatto che torna sempre e comunque indietro vuoto, quello per cui ti fanno i complimenti, ed avrai la risposta. Come sai già molto bene, c’è chi si è fatto la fama per un uovo fritto….

Personale

Il cliente non viene da te solo per mangiare, ma per passare una piacevole serata, rilassarsi, svagarsi e incontrare altre persone, quindi si aspetta camerieri cortesi, efficienti ed affabili. Un bel saluto all’ingresso, una battuta detta al momento giusto e la cura attenta riservata ai commensali mettono il tuo ospite già a suo agio e pongono le basi per una serata di successo. Sembrano nozioni scontate? Eppure basta leggere le recensioni negative sui vari siti web: la maggior parte riguarda il servizio! Non so a te, a me capita ancora di essere lasciata lì in piedi all’ingresso, senza neanche un “Buona sera, sono subito da voi”…

Il servizio deve essere all’altezza della cucina e dell’ambiente, per questo la formazione del personale di sala non va sottovalutata. Ormai non si tratta più di portare piatti in tavola ma di essere in grado di saper gestire le sempre nuove esigenze alimentari, conoscere e spiegare i piatti del menù, servire correttamente il vino e saperne parlare. Altro che camerieri!

Posto

La nostra seconda P è il posto, o se preferisci un termine più modaiolo, la “location”, ma poi mi rovinavo il titolo dell’articolo… Certo, il tuo “posto” non lo puoi spostare, ma sicuramente potrai trovare il modo di valorizzarlo: che si tratti di una trattoria tipica in centro alla città, di un moderno locale di tendenza, di una pizzeria in zona periferica o di un ristorantino appartato in campagna, la struttura e la località in cui ti trovi determineranno la tua clientela, la tua cucina e anche l’arredamento e la decorazione della sala.

E’ essenziale che sia chiaro fin dall’ingresso qual è il concetto del locale, la filosofia che vuoi portare avanti e che ci sia coerenza tra l’offerta che proponi, la clientela a cui ti rivolgi e la struttura in cui ti trovi: oggi le persone si spostano anche molto per assaggiare un certo piatto o andare in un certo locale, per cui non esiste una collocazione sfavorevole, così come non può e non deve più esistere un locale squallido e poco accogliente. Se poi, nonostante tutto, ti sembra proprio che il tuo problema stia nella posizione, nella poca visibilità, nella mancanza di passaggio, allora continua a leggere: la soluzione potrebbe essere una corretta Promozione.

Prezzo

Siamo tutti d’accordo, nessuno è mai uscito da un ristorante lamentandosi di aver pagato troppo poco! Ovviamente conosciamo bene i costi di gestione di un ristorante, già approfonditi in questo articolo, ma alla fine del pasto quello che conta è l’impressione che ne avrà ricavato il cliente, che sarà soddisfatto se potrà affermare a se stesso e agli altri di aver speso il giusto in relazione a quello che ha mangiato, e a quanto l’ambiente e il servizio gli hanno fatto passare un momento piacevole e rilassante.

Sì, perché il rapporto qualità/prezzo percepito dal tuo cliente non tiene conto solo della qualità e della quantità del cibo servito, ma anche delle emozioni e delle sensazioni che si porta a casa. Non è una componente da sottovalutare, ed è emblematico il caso del punto vendita a Milano di una nota catena di pizzerie napoletane, chiuso proprio per la totale mancanza di accoglienza, cordialità e professionalità del personale di sala!

Promozione

Ci sono svariati modi per promuovere la tua attività, e ogni tipologia di locale necessita di una strategia ben definita per farlo. Innanzitutto, oggi sembra impossibile fare a meno dei social network: una pagina Facebook ed un profilo Instagram sono la base della promozione in rete, da affiancare volendo a metodi più tradizionali (non so tu, io ricevo ancora anche volantini nella cassetta della posta), alla collaborazione con food bloggers, oppure ancora alla presenza su siti specializzati come The Fork o su siti di acquisto come Groupon. Anche il tanto amato / odiato Trip Advisor è ormai diventato uno strumento di promozione – purtroppo a volte negativa – e proprio per questo deve essere sempre gestito accuratamente.

Se vuoi qualche indicazione più dettagliata su tutte le attività che puoi mettere in pista per promuovere il tuo locale, trovi un articolo più dettagliato qui. Ci limitiamo a dirti che le cose che puoi fare tu o uno dei tuoi collaboratori, come per esempio interagire con i post e con le recensioni, devono comunque essere pianificate coerentemente con l’immagine che vuoi dare del tuo locale. Ce ne sono poi altre per cui è meglio affidarsi a dei professionisti, che potranno impostare nel modo migliore le tue campagne promozionali, ottimizzando davvero l’efficacia del tuo budget.

Ah, quasi dimenticavo! C’è in effetti una sesta “P”, la più importante di tutte: la PASSIONE, ma questa sappiamo che già ce l’hai ed è quella che ti spinge ogni giorno a metterti sempre in discussione per offrire ai tuoi clienti il meglio del tuo locale, portando avanti al massimo il bellissimo e difficile mestiere di ristoratore!